Dall'acquedotto, l'acqua potabile arriva alla casa nella centrale termica.
Da lì, sempre nella centrale, passa attraverso un riduttore per portarla alla pressione utilizzabile dalle tubature della casa.
Tipicamente una pressione intorno ai 3.0 - 3.5 bar risulta un buon equilibrio tra comodità d'uso (ad esempio per la doccia) e prevenzione dal rischio di sollecitare troppo le guarnizioni dell'impianto. Per aggiustare la pressione, avvitare/svitare la brugola del riduttore di pressione a sinistra.
A monte del riduttore, un manometro indica la pressione dell'acqua in arrivo dall'acquedotto (tipicamente molto alta).
Sotto al manometro acquedotto, c'è la chiave di chiusura o apertura generale dell'impianto idraulico, con cui ad esempio chiudere l'afflusso dell'acqua in caso di guasti all'impianto.
Dopo il riduttore, l'acqua viene distribuita all'impianto di riscaldamento primario (caldaia) e secondario (termosifoni), al boiler, e al resto della casa.
La cantina viene servita separatamente sia con caldo che con freddo.
E' presente anche una saracinesca per chiudere il rubinetto dell'acqua sul terrazzo della camera padronale.