La villa è del 1850 circa (fonte Tardito) e viene acquistata da Franco Tardito nel 1998 dalla famiglia Sacerdote (non chiaro però se i Sacerdote fossero i proprietari originali, in quanto dalle mappe catastali del 1998 la proprietà è chiamata Villa Mansuet, che potrebbe essere stato il nome originale del 1850).
All'atto di acquisto da parte di Tardito sono presenti le vedove (Cesarina Bordone e Gina Luzzati) dei due fratelli Sacerdote, Gino e Guido, oltre alla figlia di Gina Luzzati, Lia.
Di Guido non si hanno notizie, la moglie Gina Luzzati è citata nell'archivio nel Centro Documentazione Ebraica Contemporanea.

Gino Sacerdote è stato un ingegnere e scienziato nel campo dell'Acustica, direttore dell'omonimo Dipartimento all'Istituto Elettrotecnico Nazionale Galileo Ferraris, corrispondente dell'Accademia delle Scienze, morto nel 1997 (necrologio), esattamente un anno prima della vendita a Tardito che quindi è stata probabilmente decisa in seguito alla sua scomparsa.

La vedova presente all'atto è Cesarina Bordone, anch'essa ingegnere acustico e prima donna in Italia a laurearsi in quella specialità.

Nel 1999, al momento dell'acquisto da parte della famiglia Tardito, la casa era in uno stato di conservazione precario.
